INCENDI: EMERGENZA NAZIONALE

Per il Parco Nazionale del Vesuvio una nuova governance per la rinascita.

Quella degli incendi è, diventata, un’emergenza nazionale e il Parco del Vesuvio è il primo Parco attaccato direttamente e radicalmente.

Uno straordinario patrimonio naturalistico di biodiversità e bellezza è andato in fumo nel giro di pochi giorni per la colpevole insipienza di chi doveva e poteva provvedere e non l’ha fatto.

Chi come noi di Legambiente Parco Letterario Vesuvio si è battuto prima per l’Istituzione del Parco, poi per la sua tutela, organizzando campi di volontariato anti incendi, e promuovendo in ogni modo il Parco, i suoi sentieri, i suoi centri storici, con attività di educazione ambientale e  di turismo sostenibile ed ha creduto da sempre allo straordinario valore del territorio e alle sue enormi potenzialità,  non può stare a guardare e sperare che le Istituzioni facciano quello che non hanno saputo e voluto fare,  a cominciare proprio dell’Ente Parco ma senza assolvere la Regione Campania il cui Presidente è stato il primo a dileggiare gli ambientalisti e auspicare la nascita di parcheggi e invasivi interventi turistici sul Vesuvio e a farsi promotore di  leggi più restrittive come la nuova legge sulle  aree protette e più permissive in materia di condono edilizio.

Per il dopo incendio chiediamo una nuova governance per il Parco, una gestione competente e una sinergia fra istituzioni e territorio così come era previsto nell’originaria legge regionale sulle aree protette e nella stessa legge istitutiva del Parco. Per la rinascita del territorio vesuviano devono essere chiamati esperti nazionali e internazionali, come si è fatto per i musei, perché il Vesuvio è un bene che appartiene a tutto i mondo. Occorre, a nostro avviso, uno sforzo partecipativo di tutte le associazioni che hanno a cuore l’ambiente affinché sia assicurata la partecipazione dei cittadini ai necessari interventi di riqualificazione e rilancio del territorio e mettere in campo ogni azione utile per bloccare ogni nuovo disegno criminale che attacchi aree protette, verde pubblico e territorio che nel suo complesso diventa sempre di più ostaggio di gente senza scrupoli, speculatori  e criminalità organizzata.

Gli incendi hanno attanagliato la città e la provincia di Napoli comprese altre aree protette come l’oasi degli Astroi, la perdita del patrimonio boschivo e del verde non sembra coinvolgere i cittadini mai sufficientemente sensibilizzati all’importanza del verde, insensibilità che diventa colpevole inadempienza a livello politico e governativo.

I temi ambientali sono sempre residuali per qualsiasi governo e di conseguenza vengono a mancare i necessari investimenti per un settore che dovrebbe essere al centro di una agenda politica che veramente voglia puntare allo sviluppo sostenibile del Paese.

A fronte di una emergenza nazionale occorrono risposte adeguate, capaci di bloccare definitivamente le strategie del fuoco che tengono in ostaggio territori e popolazioni e programmare una seria politica nazionale capace di assicurare efficaci presidi territoriali, politiche di salvaguardia del territorio, tutela totale delle arre protette, sensibilizzazione dell’opinione pubblica alla tutela, promozione e valorizzazione del territorio.

Leggi adeguate, competenza, coinvolgimento dei cittadini anche attraverso bandi di servizio civile finalizzato esclusivamente alla sorveglienza delle aree protette e della tutela del territorio, sarebbero questi i primi passi da compiere per cercare di non andare incontro a nuove emergenze.

 

Napoli, 21 luglio 2017

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